Dopo aver attraversato il Nord Italia in cerca di liste memorabili nei comuni sotto i mille abitanti appena chiamati al voto, ora è il turno del Centro, dopo che in Liguria e in Emilia Romagna la ricerca è andata a vuoto. In realtà anche l'inizio di questo secondo tratto di viaggio è piuttosto povero di emozioni: in Toscana, infatti, è interessante solo il comune di Sassetta, in provincia di Livorno. Lì si sono presentate quattro liste: di queste, Il Popolo della Vita con 5 voti (su 242 validi) ha ottenuto il 2,06%, mentre la lista Colella Sindaco - che candidava il 33enne Elio e presentava aspiranti consiglieri tutti nati tra Campania e Puglia - è riuscita a non prendere nemmeno un voto.
Poche emozioni, anzi nessuna, in Umbria e Marche, senza comuni sotto i mille al voto; ci sarebbe stata da rinnovare, in provincia di Macerata, l'amministrazione di Penna San Giovanni, ma nessuno ha presentato liste, quindi niente elezioni. Va meglio in Lazio, regione in cui si distingue per presenza il movimento Progetto popolare, già visto alle consultazioni degli scorsi anni: il suo simbolo appare in ben otto comuni (Castelnuovo Parano, San Biagio, Casaprota, Montenero Sabino, Nespolo, Salisano, Camerata Nuova e Latera). Il bilancio è piuttosto magro ma, se non altro, a Casalprota (723 abitanti) la concorrenza di una sola lista permette a Progetto popolare di ottenere 3 seggi.
In uno dei comuni appena citati, Castelnuovo Parano (provincia di Frosinone, meno di 900 abitanti) si sono presentate anche Forza Nuova, Rinascita Insieme e Basta privilegi politici. Quest'ultima lista spunta anche a San Biagio, assieme a Energia Nuova, mentre a Ventotene, in provincia di Latina, la lista Cambiare insieme - simbolo piuttosto anonimo, a sostegno dell'aspirante sindaca Adele Saccucci - non potrà dar luogo ad alcun cambiamento, visto l'unico voto incassato. Va meglio a Ventotene Vive - il Manifesto per l'Europa, che di voti ne porta a casa 271 su 578: non ha vinto, ma la lista del Manifesto gode sicuramente di salute migliore del Manifesto stesso in Europa...
La vera scorpacciata arriva però con l'Abruzzo e - soprattutto - con il Molise. Pronti? Via... se "piccolo è bello", bisogna partire da tre piccoli comuni in provincia di Chieti, Montelapiano (80 abitanti), Roio del Sangro (103) e Rosello (253): lì gli iscritti alle liste elettorali sono tre volte i residenti, per cui è inevitabile - e ormai storicamente consolidato - che la percentuale di votanti sia molto bassa (in questo turno rispettivamente il 36,70%, 19,49% e 24,32%). Va da sé che con affluenze simili, in presenza di un sola lista, il voto sarebbe stato nullo; qualcuno, però, ha avuto l'accortezza di presentare in ciascuno di questi comuni la lista Democrazia e Libertà che raccoglie un pugno di voti, conquista 3 seggi in ogni paesello e salva dal commissariamento.
A Roccascalegna la lista Vivi il Paese (scritta nera lineare a metà del cerchio bianco, più semplice di così...) incassa 31 voti, pari al 4,53%: pochi su 684, sì, ma sufficienti per eleggere tre consiglieri e, soprattutto, appena sufficienti per portare l'affluenza oltre il quorum oltre del 50% (per la precisione 52,11%). Non potevano mancare le liste di Progetto Popolare, presenti a Barrea, Cappadocia e Civitella Alfedena; a Barrea (nell'aquilano) la formazione è la seconda più votata... su due e con 15 voti (3,22%) elegge tre consiglieri. Tornando nel chietino, a Castelguidone, la lista Nuova era - stessa grafica di Vivi il Paese - raccoglie giusto un voto (lo 0,50%) e, visto che le liste sono tre, non arriva neanche un consigliere.
Restando nella stessa provincia, ci sono altri casi interessanti che meritano attenzione. A Fraine, per esempio, oltre a quella vincente c'erano ben quattro liste: L'Alternativa raccoglie 15 voti (7,14%) ed entra come minoranza, niente da fare invece per Unione Libero, Alba Chiara e Lista Gamma (già vista negli ultimi due anni, specie in queste zone): un voto solo per le prime due, nemmeno uno per Gamma. A Gamberale vota solo il 33,38% ma la presenta di ben quattro liste evita il problema del quorum: oltre alla vincente si presentano Nuovi Orizzonti (30 voti, 14,56% e 3 seggi), Nuovo Progetto (9 voti) e Voliamo tutti insieme, che però che non decolla affatto, prendendo un solo voto.
A Prata d'Ansidonia, comune aquilano con 583 votanti, il quorum è superato per 2 punti: alla lista ampiamente vincente seguono Primavera di Prata al 15,25% e Nuova Realtà (3,05%), mentre Uniti con voi non unisce niente e prende zero voti, con poco investimento grafico (solo il nome in carattere nero bastoni su fondo bianco). Esempi simili per grafica 0.0 ne emergono vari: in provincia dell'Aquila, a Campo di Giove La Nuova Svolta non riceve voti, come pure La Nuova Scelta (stessa grafica, stesso risultato) a Caporciano; nel comune di Cappadocia restano a secco sia Progetto popolare sia Bene Prossimo (unica variante visiva, lo sfondo verde speranza, andata delusa). Nel pescarese, a Brittoli non hanno futuro Brittoli Futura (solita grafica) e Brittoli per tutti (un sole stilizzato), visto che non li vota nessuno; va un po' meglio (si fa per dire) a Bene comune a Villa Celiera, che almeno un voto lo acchiappa.
Come sempre, però, le maggiori soddisfazioni arrivano dal Molise, anche se in questa tornata non si raggiunge, come vedremo più avanti, il record di liste presentate in un solo comune. E' massiccia come sempre la presenza di Lega Molise (con tanto di 5 stelle nel simbolo) e Basta privilegi politici, liste che quasi sempre sono presentate in combinata (qui sempre), tanto da far pensare ad una regia unica... Le troviamo a Castellino del Biferno, Duronia, Limosano, Castelpizzuto, Torella del Sannio e Sant'Elena Sannita. 12 liste per prendere in tutto 3-diconsi-3 voti a Sant'Elena la Lega Molise. Oggettivamente, un dispendio di energie senza scopo...
Quegli stessi paesi, tra l'altro, riservano altre sorprese. A Limosano (826 abitanti, 1198 elettori) ben 7 liste, oltre alle due di paese ed quelle già citate troviamo Unione Forza Libera, Nuova Limosano e Liberi di volare: solo 1 voto a testa per le prime due. A Castelpizzuto (159 abitanti e 234 elettori) le liste sono 6: oltre alla vincente e a quelle citate troviamo Gli amici di Castelpizzuto (che non sono moltissimi, solo 10, ma eleggono due seggi), Alternativa che con 8 voti (e una grafica scarna al massimo: nome maiuscolo nero, fondo bianco, circonferenza rossa) prende un seggio, mentre Progetto Popolare in trasferta dal Lazio non prende nemmeno un voto.
Sei liste anche a Torella del Sannio, facile l'ironia su Voliamo insieme che non decolla e Insieme per... il Futuro che futuro non ne ha: entrambe non riescono a convincere nemmeno un elettore. Le liste sono "solo" cinque a Sant'Elena: a Lega Molise e Basta Privilegi si aggiunge Rinascita e le ultime due non hanno preso neanche un voto. E poi ancora: a Campolieto Voto alternativo raccoglie un dignitoso 2,46% pari a 14 voti (e resta fuori dal consiglio), mentre la lista vincente batte la seconda per soli 7 voti.
A Montemitro (490 aventi diritto al voto e quorum del 50% superato per un soffio) Aria Nuova Molise piace solo a 3 elettori; a San Felice la lista Insieme si può non ha alcuna possibilità contro le due principali con i soli 7 voti presi, ma questi sono stati determinanti visto che la lista vincente batte la seconda - quella del sindaco uscente - per soli 5 voti. A Civitanova del Sannio (930 abitanti, ma 1465 elettori), infine, si è presentata la Lista Beta, prendendo solo un voto (sui 686 validi espressi) e lasciando a tutti gli appassionati un forte interrogativo: che fine avrà mai fatto la Lista Alfa (o Alpha, per i puristi)?
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